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Cass. Civ.,Sez. I, 30 dicembre 2021, n. 41962, Pres. De Chiara, Rel. Amatore

Esclusa la validità della pattuizione di interessi ultralegali o anatocistici a carico del correntista, prodotta da questi solo una parte degli estratti conto il primo dei quali rechi un saldo iniziale a debito del cliente, il Giudice deve azzerare tale saldo qualora il correntista ne abbia dimostrato l’abnormità, non essendo corretto fa derivare automaticamente, dalla produzione parziale degli estratti conto, la non contestazione del primo saldo debitore

Importante pronunzia della Cassazione la quale, occupandosi ancora della casistica delle domande contrapposte in ordine all’accertamento del saldo in conto corrente, afferma esplicitamente che il correntista, verificandosi i presupposti richiesti, ha diritto di vedersi azzerato dal Giudice il più vetusto saldo debitore documentato in atti; azzeramento del saldo che, nelle precedenti pronunzie, era argomentabile solo implicitamente (ma inequivocabilmente) per via deduttiva dalle motivazioni addotte.

Massime Avv. Dario Nardone*

Secondo la giurisprudenza già espressa dalla Suprema Corte (cfr. Cass. 16 giugno 2005 n.12963, Cass. 15 febbraio 2007 n.3374, Cass. 7 maggio 2015 n.9201, correntista attore con domanda riconvenzionale della banca; Cass. 19 maggio 2020 n. 9140 e Cass. 29 ottobre 2020 n.23852, banca attrice con domanda riconvenzionale del correntista; da ultimo Cass. Sez. 1, Sentenza n. 11543/2019), una volta che sia stata esclusa la validità della pattuizione di interessi ultralegali o anatocistici a carico del correntista e si riscontri la mancanza di una parte degli estratti conto, il primo dei quali rechi un saldo iniziale a debito del cliente, la proposizione di contrapposte domande da parte della banca e del correntista implica che ciascuna delle parti sia onerata della prova della propria pretesa.

Per quanto concerne la domanda del correntista (contrapposta a quella della banca) in accertamento negativo del credito (e/o riconoscimento di un contro credito in ripetizione), in cui manchi la produzione degli estratti conto iniziali, l’accertamento del dare e avere può attuarsi con l’utilizzo di prove che forniscano indicazioni certe e complete atte a dar ragione del saldo maturato all’inizio del periodo per cui sono stati prodotti gli estratti conto; ci si può inoltre avvalere di quegli elementi i quali consentano di affermare che il debito, nell’intervallo temporale non documentato, sia inesistente o inferiore al saldo passivo iniziale del primo degli estratti conto prodotti, o che permettano addirittura di affermare che in quell’arco di tempo sia maturato un credito per il cliente stesso; diversamente si devono elaborare i conteggi partendo dal primo saldo debitore documentato.

In ragione di ciò, è scorretto affermare che la produzione da parte del correntista di estratti conto parziali implichi non contestazione del saldo iniziale (e quindi ammissione del saldo debitore iniziale), ben potendo tale contestazione accompagnare la produzione parziale medesima; qualora ciò avvenga, il Giudice deve procedere ad azzerare l’indicato saldo iniziale, proprio in ragione della posizione processuale assunta dal correntista, che ciò aveva richiesto, implicitamente ammettendo quantomeno di non essere creditore della banca alla data di inizio del periodo coperto dagli estratti conto prodotti in giudizio (cfr. ancora Cass. 11543/2019).

*Tutti i contenuti del sito internet www.studiolegalenardone.it sono protetti dal diritto di autore. I contenuti pubblicati possono essere utilizzati gratuitamente soltanto previa indicazione bibliografica del sito di provenienza e dell’autore Avv. Dario Nardone

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