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Cass. Civ., Sez. VI_1, ord. del 17 luglio _5 ottobre 2017, n. 23278

 

Questa Corte ha infatti ripetutamente affermato che la nullità delle clausole contrattuali che prevedono la corresponsione di interessi anatocistici o di interessi usurari è rilevabile dal giudice d’ufficio; ne consegue, che, quand’anche le relative eccezioni fossero state illustrate da C.E.A.R. in via del tutto generica, la corte del merito non avrebbe potuto rifiutarsi di esaminarle, ma avrebbe dovuto valutarne l’eventuale fondatezza o infondatezza nel merito.

La conclusione non è utilmente contraddetta dalle difese svolte dalla banca, la quale, per un verso, continua a sostenere che le eccezioni erano inammissibili in quanto generiche e, per l’altro, afferma che il credito richiesto in via monitoria a titolo di saldo del conto corrente era stato già depurato degli interessi sugli interessi, senza considerare che la sentenza non contiene alcun accertamento sul punto e che, comunque, resterebbe a suo carico di dimostrare l’esattezza dei conteggi eventualmente eseguiti (rispetto ai quali il ricorrente non aveva alcun onere di specifica contestazione)”.

La produzione di documenti astrattamente idonei a provare il credito non comporta l’esonero della banca dal dimostrarne l’effettiva sussistenza ed entità”.

Sebbene non faccia menzione di precedenti pronunce, la Cassazione e la Consulta hanno già a più riprese affermato che la nullità delle clausole di contratti bancari per la determinazione del tasso d’interesse anatocistico o usurario è rilevabile anche d’ufficio (Cass. Civ. Sez. VI 5 ottobre 2017 n. 23278; Cass. Civ. Sez. I 19 gennaio 2017 n. 1341; Cass. Civ. Sez. I 17 agosto 2016 n. 17150; Cass. Civ. Sez. VI 01 luglio 2014 n. 14887; Cass. Civ. Sez. III 30 gennaio 2014 n. 2072; Cass. Civ. Sez. I 30 ottobre 2013 n. 24483; Cass. Civ. Sez. I 09 gennaio 2013 n. 350; Cass. Civ. Sez. III 22 marzo 2011 n. 6518; Cass. Civ. I 25 novembre 2010 n. 23974; Cass. Civ. Sez. I 10 ottobre 2007 n. 21141; Cass. Civ. Sez. I 01 marzo 2007 n. 4853; Cass. Civ. Sez. I 28 ottobre 2005 n. 21080; Cass. Civ. Sez. I 13 ottobre 2005 n. 19882; Cass. Civ. Sez. I 19 maggio 2005 n. 10599; Cass. Civ. Sez. I 25 febbraio 2005 n. 4094; Cass. Civ. Sez. I 25 febbraio 2005 n. 4093; Cass. Civ. Sez. I 25 febbraio 2005 n. 4092; Cass. Civ. Sez. I 17 novembre 2000 n. 14899; Corte Costituzionale 12 ottobre 2007 n. 341; Corte Costituzionale 17 ottobre 2000 n. 425).

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