Pubblicato il: 25/04/2024

In questi giorni si sta discutendo molto di un bonus tredicesima, ma in cosa consiste?
Si tratta di una misura al vaglio del Consiglio dei Ministri, che in questi giorni è chiamato a occuparsi del decreto attuativo della riforma fiscale in materia di IRES e IRPEF.

Essenzialmente, il bonus porterà ad un incremento nella tredicesima, per un importo in realtà ancora da definire. La misura, in ogni caso, sembra che andrà a favorire i titolari dei redditi più bassi.
La somma verrà erogata una tantum, ma, appunto, ancora non abbiamo certezza del suo ammontare.
Difatti, inizialmente si parlava di 80 euro in più per chi percepisce un reddito annuo fino a 15 mila euro, ma sembra che si stia virando per una modifica dei requisiti e dell'importo.

Sulla base delle ultime notizie, infatti, il bonus tredicesima potrebbe arrivare fino a 100 euro per i lavoratori che guadagnano fino a 28 mila euro annui. Un ampliamento della platea in base al reddito, rispetto alle prime ipotesi, ma spuntano anche altre condizioni.
In sintesi, infatti, secondo le ultime indiscrezioni, per beneficiare di tale bonus occorrerà:

  • possedere un reddito complessivo nell'anno non superiore a 28.000 euro;
  • avere un coniuge e almeno un figlio, anche se nato fuori del matrimonio riconosciuto, adottivo o affidato, che si trovano nelle condizioni reddituali previste dall'art. 12, comma 2, del TUIR (reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili, limite elevato a 4mila euro per i figli fino a 24 anni);
  • avere capienza fiscale con riferimento ai redditi di lavoro dipendente percepiti.
Nella bozza della relazione illustrativa del decreto si legge, in merito appunto alle disposizioni in materia di benefici corrisposti in occasione dell'erogazione della tredicesima, che, in attesa che sia introdotto un regime fiscale sostitutivo per i redditi da lavoro dipendente, per ragioni di semplificazione normativa, si mantiene l'ordinario regime di tassazione delle tredicesime e si prevede, al contempo, la restituzione, sotto forma di indennità, di un importo che non potrà essere superiore a 100 euro, importo corrispondente al maggior prelievo tributario che si verifica rispetto all'applicazione di un'imposta sostitutiva.

La mancanza di certezze in merito a tale misura deriva anche dalla mancanza di risorse.
Al momento, l'esame del decreto è stato rinviato, e la misura dovrebbe arrivare al vaglio del Consiglio dei Ministri la prossima settimana.

Proprio in virtù delle risorse limitate, il bonus è pensato solo per le famiglie più svantaggiate e, comunque, solo per l'anno 2024.
La misura potrebbe essere finanziata grazie a quanto derivante dall'attuazione del concordato preventivo biennale proposto dal Fisco alle Partite Iva, ma occorrerà aspettare per avere maggiori informazioni in merito.
In ogni caso, sembra che ci sarà un bonus tredicesima, ma si dovrà capire a quanto ammonterà e chi riuscirà a beneficiarne.


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