Pubblicato il: 16/10/2025
Nuovo rinnovo, nuovi obblighi
Dopo i primi 18 mesi di percezione, l’Assegno di Inclusione può essere rinnovato per un ulteriore anno. Tuttavia, il rinnovo non è automatico. Infatti, chi ha presentato la nuova domanda deve anche partecipare a un incontro con i servizi sociali, necessario per aggiornare il percorso di inclusione lavorativa o sociale del nucleo familiare.
Attraverso la piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), ogni famiglia può visualizzare il proprio percorso personalizzato, che viene definito in seguito a un’analisi approfondita della situazione economica e occupazionale.
Entro quanto tempo bisogna presentarsi
Secondo le indicazioni dell’INPS, il primo colloquio con gli operatori dei servizi sociali deve avvenire entro 120 giorni, che decorrono da una di queste due date:
- la firma del nuovo Patto di Attivazione Digitale (PAD);
- l’invio della domanda di rinnovo, se il nucleo familiare non ha subito variazioni.
Questo incontro serve per confermare o aggiornare gli impegni presi nel precedente percorso di inclusione. Se vengono richiesti ulteriori approfondimenti, la famiglia dovrà tornare ai servizi sociali entro 90 giorni.
Al termine di questa fase, saranno fissate le nuove scadenze per i successivi appuntamenti e aggiornati gli impegni dei beneficiari.
Cosa devono fare i componenti del nucleo familiare
Per i membri del nucleo familiare tenuti agli obblighi di attivazione lavorativa, ci sono altri passaggi importanti. Il primo è firmare il Patto di Attivazione Digitale Individuale (PADI) entro 60 giorni, se non già sottoscritto. Dopodiché, dovranno recarsi al Centro per l’Impiego per firmare o aggiornare il Patto di Servizio Personalizzato (PSP).
È fondamentale, dunque, dopo il rinnovo dell’ADI, organizzare tempestivamente tutti gli incontri, per evitare ritardi che potrebbero bloccare il pagamento dell’assegno.
Incontri da remoto per chi è esonerato
Non tutti, però, devono recarsi fisicamente presso i suddetti uffici. Per i nuclei esonerati dagli obblighi di attivazione lavorativa, il Ministero del Lavoro ha previsto modalità più flessibili. Come spiegato nella nota n. 10558 dell’8 agosto 2025, il colloquio con i servizi sociali può avvenire anche da remoto, tramite videochiamata o, in alcuni casi, con visite domiciliari.
Il case manager può proporre queste modalità alternative se il nucleo familiare ha difficoltà a spostarsi o problemi di mobilità.
Scadenze da ricordare per il 2025
Per chi ha presentato la domanda di rinnovo dell’Assegno di Inclusione nel mese di luglio, il termine ultimo per il primo incontro con i servizi sociali è fissato entro la fine di novembre 2025. Dopo questa data, se non è avvenuta la presa in carico, l’INPS sospenderà l’erogazione del beneficio.
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